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Ogni progetto di ristrutturazione costituisce una storia a se, le esigenze del cliente e il tipo di ristrutturazione determinano la natura degli interventi.

Le fasi della ristrutturazione sono 4:

  • Sopralluogo

    Il sopralluogo iniziale è il punto di partenza di un’opera di ristrutturazione. Durante il sopralluogo si valutano le condizioni dell’immobile per capire di cosa necessità:

    • ristrutturazione completa.
    • ristrutturazione bagno.
    • modifica, rivestimento pareti e tinteggiatura.
  • Preventivo

    In base alla tipologia di lavoro che necessiterà l’immobile l’ordine dei lavori sarà diverso così come i costi e le varie maestranze.

    Il preventivo è il risultato di quanto appreso dal sopralluogo e può essere integrato anche in secondo momento, sulla base di idee sopraggiunte in seguito.

    Per redigere il preventivo si devono tener conto di alcuni fattori.

    Verificare che gli impianti siano a norma:

    Per l’impianto elettrico facendosi rilasciare l’apposita certificazione per l’impianto idrico che sia stato ristrutturato in base alla legge 46/90 e farsi rilasciare anche in questo caso la certificazione per l’impianto di riscaldamento, si deve effettuare un controllo sulle valvole dei radiatori per verificare che possono regolarsi autonomamente e che in caso di caldaia a gas i fori di areazione e tubi di esalazione siano delle dimensioni adeguate e posizionate correttamente, anche in questo caso è da richiedere la certificazione che ne attesti la conformità.

    Per quanto riguarda le pareti e l’isolamento termico e acustico verificare che lo spessore dei muri sia di almeno 20/ 25 cm. Lo spessore può essere un elemento selettivo anche nel caso di pareti interne dello stesso immobile nello specifico in caso di rumori provenienti dal bagno, in questi casi si interviene inserendo del materiale fonoassorbente. In base a questi elementi si potrà capire quali sono gli interventi necessari. Avere un’idea chiara delle spese a cui si dovrà andare incontro all’inizio di una ristrutturazione è spesso complesso, difficile da determinare a priori.

    La difficoltà è dovuta al fatto che i fattori in gioco sono tanti:

    • lo stato dell’immobile, il gusto del committente.
    • l tipo di finitura più o meno di pregio che vengono richieste, stato degli impianti.
  • Progetto esecutivo e esecuzione dei lavori

    Ristrutturiamo effettuando solo la tinteggiatura:

    Sapevi che il colore delle pareti influenza l’umore?

    Per prima cosa per ottenere un lavoro a regola d’arte dobbiamo intonacare i muri per creare spessore e recuperare eventuali dislivelli e difetti in seguito si passa alla rasatura che ci permette di levigare le pareti per precedere poi alla tinteggiatura finale. Una buona tinteggiatura trasforma l’immobile, il tutto è dovuto anche dalle pitture usate, che possono essere, lavabili, traspiranti, semi lavabili, smacchiabili o dalle carte di parati tornate di moda negli ultimi anni, il loro vantaggio è di essere durevoli nel tempo.

    Ci occupiamo solo di pavimentazioni e rivestimenti?

    Sembrerà facile ma non è così, perché in base al locale da ristrutturare ci saranno esigenze diverse e non servirà solo scegliere le piastrelle o le mattonelle che desideri anche perché la loro scelta dev’essere bene ragionata in funzione delle caratteristiche e all’applicazione che prevedi per essi. Noi ti aiuteremo …. 

    • La pavimentazione interna nell’edilizia ha la funzione di conferire alle superfici di calpestio il grado di finitura richiesto e di trasmettere i carichi di servizio alle strutture orizzontali degli edifici o, in determinati casi, al terreno.
    • Le pavimentazioni interne hanno, inoltre, un’importante funzione nel definire e determinare l’estetica degli spazi, oltre a poter contribuire all’isolamento acustico degli ambienti e, quando è necessario, anche all’isolamento termico.

    Le pavimentazioni interne possono essere classificate in: 

    • Pavimenti realizzati con semilavorati (piastrelle, lastre posate in opera secondo diverse geometrie).
    • Pavimenti realizzati con semilavorati resilienti (vinilici, gomma, linoleum, moquette, etc.).
    • Pavimenti realizzati con tecniche tradizionali
    • Pavimenti gettati in opera (stesura e finitura di uno strato continuo di cemento o apposite resine).
    Sono strati costituenti una pavimentazione:
    1. Rivestimento:
    Strato superficiale del pavimento avente la funzione di resistere alle sollecitazioni meccaniche, ai fenomeni fisici e alle aggressioni chimiche e di creare le condizioni di benessere e di sicurezza dell’utenza. Esso può essere realizzato con piastrelle di ceramica, lastre lapidee o in legno, oppure con piastre o teli in materiale vinilico, gomma, linoleum o moquette. Solitamente il raccordo tra il rivestimento del pavimento e la parete viene realizzato con uno zoccolino (battiscopa).
    2. Supporto:
    E l’insieme di strati sottostanti al rivestimento che concorrono a formare la pavimentazione. Essi hanno la funzione di ancorare il rivestimento, compensare le quote e le pendenze, conferire un determinato grado di isolamento, incorporare le canalizzazioni degli impianti, ecc.
    La composizione e le caratteristiche degli strati del supporto variano a seconda del tipo di rivestimento e delle prestazioni che devono essere svolte dalla pavimentazione.
    Nel caso in cui il supporto delle pavimentazioni appoggi sul terreno, bisogna creare altri strati di pavimentazione, quali un vespaio in ciottolate costipato ed un vespaio ventilato formato da gambette di muratura, sulle quali vengono poggiati tavelloni o altri elementi adatti a formare un’intercapedine d’aria tra il terreno e il pavimento.
    Queste lavorazioni eseguite singolarmente rientrano in una manutenzione ordinaria.
  • Ristrutturazione completa ?

    • Manutenzione straordinaria :
    Se vogliamo rinnovare o cambiare parti strutturali dell’edificio (ad esempio, per realizzare dei nuovi servizi), a condizione che ciò non modifichi né la volumetria né la destinazione d’uso dell’immobile. Rientrano in questa categoria l’ampliamento di stanze, l’aggiunta o eliminazione di pareti e impianti, il rifacimento di scale e anche il frazionamento o l’accorpamento di unità abitative, fermo restando il mantenimento della volumetria complessiva. Per simili interventi, a seconda della tipologia, bisogna ottenere la CILA o la SCIA .
    • Restauro e risanamento conservativo : 
     Quando si mira a conservare la funzionalità dell’edificio nel rispetto dei suoi tratti caratteristici, ad esempio attraverso rinnovo e ripristino delle sue componenti oppure aggiungendo impianti necessari al suo utilizzo. In questo caso, la destinazione d’uso può variare. Tali lavori sono riservati agli edifici vincolati dal codice dei beni culturali e a quelli meritevoli di tutela.
    • ristrutturazione:  
    A seguito della quale un edificio viene trasformato, in tutto o in parte, tramite aggiunta, modifica, ripristino o eliminazione sia di parti costitutive che di impianti, mantenendo tuttavia invariata la volumetria iniziale.

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